Dal 5 luglio all’15 settembre Pietrasanta e il MuSA ospiteranno uno dei più grandi assertori della pittura en plein air: Claude Monet. Sarà un emozionante viaggio tra reale e virtuale che permetterà a chiunque di immergersi nella vita, negli amori e nell’arte del padre dell’Impressionismo.
Una passeggiata a tappe nelle strade del centro storico di Pietrasanta accompagnati da un attore che narra la vita di Monet e le sue passioni. Dopo aver indossato i visori VR, i partecipanti potranno immergersi nei quadri di Monet, cogliendone ogni dettaglio e sfumatura. È un viaggio unico nel suo genere che culmina all’interno del MuSA dove, grazie ai grandi schermi presenti e alla loro sofisticata tecnologia, i partecipanti saranno avvolti dai capolavori di Claude Monet.
INFORMAZIONI:
Un progetto realizzato in collaborazione drammaturgica con Libero Stelluti, direttore del cast attoriale: Alice Bologna, Cristiano Dessí, Anna Solinas e Simona Nasi
Date e orari:
Dal 5 luglio all’15 settembre
Venerdì, sabato e domenica
Ore 19:00 e 21.30
Il punto di ritrovo è al MuSA, in via Sant’Agostino, 61, Pietrasanta.
INFORMAZIONI IMPORTANTI:
È richiesto ai partecipanti di presentarsi 15 minuti prima dell’inizio dell’tour.
In caso di pioggia, l’esperienza si terrà ugualmente all’interno degli spazi del MuSA.
Per i problemi tecnici relativi all’acquisto dei biglietti è possibile ricevere l’assistenza scrivendo a info@wayexperience.it, l’indirizzo mail attivo tutti i giorni.
Prezzi:
Intero: 20€
Ridotto (under 18, over 65 e persone con disabilità, soci di Mutua BVLG Ets): 15€
I tour hanno una capienza di 25 persone. La visita guidata sarà in lingua italiana. Per le scene in Virtual Reality vi sarà la possibilità di scegliere la lingua italiana, inglese o francese. Per dare a tutti l’opportunità di partecipare ai tour sarà disponibile il copione dell’accompagnatore in lingua inglese e francese e sarà possibile visualizzarlo, da parte dei partecipanti, tramite QR Code, sul proprio smartphone.
Il salon-atelier di Claude Monet a Giverny, in Normandia, scrupolosamente ricostruito attenendosi a quello reale, è il punto di partenza e fulcro da cui si apre l’intero percorso di Virtual Reality. La stanza, nel corso dell’esperienza, scena dopo scena, si va arricchendo dai quadri realizzati dal pittore nei quali verrà proiettato lo spettatore, delle fotografie dei luoghi a lui cari raffigurati nei suoi lavori e degli oggetti personali legati alla sua sfera più intima.
Nella prima tappa il partecipante si troverà l’illustre paesaggio marino del porto di Le Havre immerso nella foschia dell’alba di Impressione, Levar del Sole (1872). L’invenzione della visione impressionista si deve, forse, proprio all’impatto che ebbe sulla critica questo suo dipinto, esposto per la prima volta insieme a opere di altri artisti in occasione della mostra del 1874 presso lo studio del fotografo Nadar. Il sole nascente, l’accostamento e le sfumature di colori dovute ai suoi raggi, sulla natura e sull’acqua, avvolgono lo spettatore nel paesaggio dell’alba divenuto così celebre.
La seconda tappa condurrà il visitatore nella distesa di verde tenue e di rosso scarlatto catturata dall’artista nel quadro I papaveri (1875), in quell’atmosfera tipica di aria estiva e in quella luce che Monet amava “catturare” dipingendo en plein air.
La terza tappa sarà una delle passeggiate che la moglie di Monet faceva insieme al figlio durante le calde giornate estive sulle colline di Argenteuil. Entrando nel quadro La passeggiata (1875) lo spettatore osserverà il vestito di Camille ondeggiare e l’erba abbandonarsi alla gradevole brezza estiva che avvolge tutto il paesaggio.
La quarta tappa, all’interno degli spazi del MuSA, permetterà ai partecipanti di muoversi tra i video altamente tecnologici e apprezzare I covoni (1890-91). Davanti a un campo e ai mucchi di fieno seccati dal sole, Monet si presenterà come cacciatore in cerca di impressioni, intento a studiare il tema delle mutazioni della luce e degli effetti di colore, tra i più cari e indagati dal pittore. A seguire, gli spettatori saranno invitati a indossare il visore per indagare gli effetti di luce de “I covoni” con la tecnologia di Virtual Reality.
Lo stagno delle ninfee (1899) è la quinta e ultima tappa del percorso. Monet considerava il suo giardino di Giverny il suo capolavoro più bello, ed è qui che nasce la serie di oltre 250 dipinti con protagoniste le ninfee. Qui, in questo giardino, si ritroverà lo spettatore, prima grazie al visore VR e successivamente grazie ai video altamente tecnologici, al cospetto dell’armonia dei colori e delle pennellate che si combinano con gli effetti dell’acqua e della luce in natura, osservando i raggi del sole tra la vegetazione, i riflessi dei colori, il ponte ad arco in stile giapponese che Monet aveva fatto costruire in onore della cultura del Sol Levante da lui molto amata, che si riflette nelle pennellate veloci di questo dipinto.
L’evento è organizzato dal MuSA di Pietrasanta, con la compartecipazione della Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest, e la collaborazione di Mutua BVLG Ets, sostenuta dalla Banca Versilia Lunigiana Garfagnana. Il progetto Inside Monet è una produzione di WAY Experience, impresa culturale e creativa di Milano, specializzata nella produzione e distribuzione al grande pubblico di esperienze immersive culturali e turistiche.